Indice del Fermento Imprenditoriale 2024: Varese è 54esima

Nel 2024 la provincia di Varese perde altre 6 posizioni nell’Indice del Fermento Imprenditoriale, rispetto all’anno precedente, scendendo, così, complessivamente, di dieci posizioni negli ultimi 3 anni. Nel 2021 la provincia varesina era, infatti, 44^ nella classifica nazionale, nel 2024 si posiziona solo 54^, tra Pesaro e Urbino e Matera. È questo il risultato delle ultime analisi svolte dal think tank Strategique con il supporto scientifico di IEC - Institute for Entrepreneurship and Competitiveness della LIUC - Università Cattaneo per l’aggiornamento dell’Indice del Fermento Imprenditoriale che Confindustria Varese, nell’ambito del Piano Strategico #Varese2050, ha deciso di utilizzare per misurare la competitività del territorio, a sua volta strettamente legata al dinamismo, all’innovazione e all’attrattività del suo ecosistema imprenditoriale.
Come nota metodologica è bene precisare che l’Indice del Fermento Imprenditoriale intende misurare il grado di “dinamismo” di un territorio, ovvero quanto esso sia stato in grado di migliorare le proprie performance nel periodo considerato (ultimo triennio). Per questo motivo, nel calcolo delle Performance imprenditoriali l’Indice considera misure di “variazione” (ad esempio, andamento rispetto alle altre province). In questo senso l’Indice offre una misurazione complementare al cruscotto della competitività che, invece, guarda anche al posizionamento “secco” del territorio in ciascuna dimensione analizzata.
Oltre alle Performance imprenditoriali, a comporre l’Indice del Fermento Imprenditoriale di una provincia sono anche la misurazione del Tessuto industriale, la capacità di Innovazione, lo Sviluppo finanziario, lo Sviluppo delle competenze.
È da precisare, inoltre, che le analisi dell’Indice 2024 si basano su dati economici aggiornati fino al 2022. L’Indice del Fermento Imprenditoriale, dunque, ad oggi non è ancora in grado di misurare l’efficacia delle azioni messe in campo nell’ambito del Piano #Varese2050, i cui progetti strategici operativi sono partiti solo nella seconda metà del 2023.
Ecco qui di seguito i risultati emersi sulle singole voci che compongono l’Indice del Fermento Imprenditoriale per la provincia di Varese.
Performance imprenditoriali (73^)
Per valutare la dimensione delle performance imprenditoriali, l’Indice tiene in considerazione l’ampia sfaccettatura di impatti che una sana e prolifica attività imprenditoriale è in grado di creare in un territorio in termini di prosperità e ricchezza diffusa attraverso, ad esempio, la creazione di posti di lavoro, un miglioramento nel livello delle retribuzioni e un andamento positivo del commercio con l’estero.
Negli ultimi tre anni, quindi, rispetto alla precedente edizione dell’Indice (2023) e guardando ai risultati rispetto alle altre città italiane, Varese resta stabile in 73^ posizione. Rispetto all’edizione del 2022, la provincia scende complessivamente però di 12 posizioni, dimostrando quindi, nel più lungo termine, un trend negativo.
A peggiorare il posizionamento della provincia di Varese è, più nello specifico, una frenata nelle dimensioni di:
- prosperità (2018-2020): 38^ posizione nel ranking nazionale ma 85^ nella classifica di trend;
- produttività (2018-2020): 21^ posizione nel ranking nazionale ma 88^ nella classifica di trend (ovvero, ci sono 87 province che hanno “fatto meglio” di Varese);
- creazione di posti di lavoro (2019-2021): 17^ posizione nel ranking nazionale ma 62^ nella classifica di trend;
- export (2020-2022): in miglioramento ma 75^ nella classifica di trend (i.e. CAGR ultimo triennio).
Nelle performance imprenditoriali, le uniche due dimensioni a migliorare sono quelle della “Partecipazione alla forza lavoro”, che guadagna 6 posizioni rispetto all’edizione precedente dell’Indice superando la metà della classifica e finendo 41^, e quella della creazione di posti di lavoro, dove guadagna una posizione rispetto all’edizione precedente, arrivando così in 17^ posizione, ma comunque con trend non molto favorevole in termini di prospettive future (62^ posizione).
Tessuto industriale (15^)
Andamento lievemente negativo anche per le performance del tessuto industriale, dove Varese si trova in 15^ posizione, segnando un calo di due posizioni rispetto all’edizione precedente. La dimensione va ad analizzare i risultati ottenuti in termini di crescita degli addetti nelle specializzazioni più “forti” della provincia, ovvero quelle con un Location quotient superiore a 1 e un numero di addetti superiore a 250. In tal senso, Varese si conferma uno dei tre territori con il più ampio portfolio di specializzazioni in Italia (22 specializzazioni, 3^ in Italia per numero di cluster “forti”) ed una più alta quota di occupazione nei cluster traded rispetto alla media nazionale (49% vs 45% rispettivamente), segno di una maggior capacità competitiva del proprio tessuto industriale. In questa dimensione, rispetto all’edizione precedente, Varese perde, però, due posizioni arrivando a collocarsi in 22^ posizione e confermando le preoccupazioni sollevate negli anni precedenti (come già evidenziato nel Piano Strategico #Varese2050).
Innovazione (76^)
L’Indice del Fermento, nell’intento di valutare il dinamismo dell’ecosistema imprenditoriale di una provincia, guarda nello specifico alla capacità innovativa delle imprese operanti nel tessuto industriale, leggendola non solo come capacità brevettuale ma anche come capacità del territorio di orientarsi al futuro attraverso la nascita di startup e PMI innovative.
Complessivamente, in questa dimensione, Varese resta stabile in 76^ posizione rispetto all’edizione del 2023, sebbene vada sottolineato come, rispetto all’edizione del 2022, sia in crescita di 4 posizioni.
In termini di propensione alla protezione dell’innovazione, e quindi di tutela della conoscenza attraverso la registrazione di marchi, brevetti e disegni industriali, Varese guadagna qualche posizione rispetto all’edizione precedente ma resta comunque in 79^ posizione. Rispetto alla classifica di trend (per questa dimensione calcolata sugli ultimi 20 anni 2002-2022), la provincia si trova, infatti, solo in 82^ posizione.
Ancora molto lontana dalle prime posizioni della classifica, con 86 startup innovative, Varese nell’ultima edizione dell’Indice si trova ancora nella seconda parte della classifica (84^) per numero di startup rispetto al numero totale delle imprese. Simile il quadro delineato dalle PMI innovative che nella provincia di Varese sono ad oggi 14, numero che la rende solo 80^ quando rapportato al totale delle imprese presenti sul territorio rispetto alle altre province.
Sviluppo finanziario (75^)
Quella dello sviluppo finanziario è la macro-dimensione in cui Varese perde più posizioni, ben 14 rispetto all’edizione precedente, scendendo così in 75^ posizione nel ranking nazionale.
Nel 2022 la provincia ha visto la chiusura di un solo early-stage deal (nel 2021 erano stati 3), ossia gli investimenti effettuati da venture capitalist nelle prime fasi di vita di un’impresa; si è posizionata 101^ nella dimensione relativa ai finanziamenti pubblici; e a metà classifica sia nella dimensione relativa al ricorso agli strumenti di finanza innovativa, quali crowdsourcing, minibond, project finance (54^) che in quella della finanza più tradizionale, ovvero quella dell’indebitamento bancario (53^).
Numeri che confermano la difficoltà del territorio nel rafforzare la capacità delle proprie imprese di attrarre capitali così come di ricorrere alle varie forme di finanziamento disponibili, già evidenziata nelle analisi del Piano strategico.
Sviluppo competenze (50^)
Posizione stabile da tre anni nella dimensione dello “sviluppo competenze” (50^), dimensione che guarda non solo ai programmi educativi imprenditoriali legati ad ambienti scolastici ed accademici, bensì anche a quegli ambienti, quali incubatori, acceleratori, spazi di coworking, eventi e community, in grado di stimolare l’apprendimento di conoscenze imprenditoriali tramite la contaminazione e le relazioni più informali e destrutturate.
A tenere ferma in 50^ la provincia di Varese, ancora una troppo ridotta presenza di ambienti dedicati alla nuova imprenditorialità, rispetto alle potenzialità e alle necessità di un tessuto industriale così denso. Senza grandi scostamenti rispetto a quanto rilevato nel Piano strategico, si analizzano di seguito i singoli indicatori che compongono questa dimensione:
- parchi scientifici e tecnologici: attivo il Parco Scientifico Tecnologico ed incubatore Insubrias BioPark - l’ottavo in Italia dedicato al mondo biotech - nato da un’esperienza italo-svizzera nel polo farmaceutico di Gerenzano;
- presenza di spazi per la collaborazione (co-working e fab-lab): 74^ in Italia;
- offerta di programmi di incubazione, accelerazione, ed educazione all’imprenditorialità: 51^ in Italia;
- numero di community ed eventi: 66^ in Italia.

Per approfondire
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