Benessere economico e sociale

La provincia di Varese è un'area ad elevato tenore di vita.
Varese è da sempre una provincia «ricca» e il patrimonio pro-capite supera la media italiana del 15%: 181.370 vs. 157.246 euro (anno 2017, ultimo disponibile).
Il valore aggiunto totale generato dal sistema economico, che è espressione della ricchezza complessivamente prodotta in provincia, è pari a 24,1 miliardi di euro nel 2021: 1,5%del totale italiano e 6,8% di quello lombardo.
Il valore aggiunto pro-capite è pari a 27.384 euro (2021), superiore alla media italiana (26.895euro), ma inferiore alla media lombarda (35.289 euro).
Il valore aggiunto manifatturiero* è pari a 7,2 miliardi di euro nel 2021: 2,2% del dato nazionale, simile al dato dell’intera Regione Liguria e superiore a quello di Regioni come la Sicilia e l’Abruzzo.
Il 30,1% del valore aggiunto viene prodotto proprio dal settore manifatturiero*, quando in Lombardia questa quota raggiunge il 23,2% e in Italia solo il 20,2%.
Tuttavia, oltre al benessere economico è importante misurare il benessere sociale, che Confindustria Varese ha misurato tramite Strategique mediante il Social Progress Index.
Il Social Progress Index si fonda su un ampio corpus di ricerche sorte intorno all’intenzione di capire come poter andare “oltre il PIL” e costruire progresso sociale. Più nello specifico, si definisce “progresso sociale” la capacità di una società di soddisfare i bisogni umani di base dei suoi cittadini, di stabilire gli elementi costitutivi che consentono di migliorare e sostenere la qualità della loro vita, e di creare le condizioni affinché tutti gli individui possano raggiungere il loro pieno potenziale.
Il framework introduce una misurazione sistematica, olistica e trasparente del progresso sociale, culturale ed ambientale dei territori, e si compone di tre macro-dimensioni: (1) bisogni umani fondamentali, (2) fondamenti del benessere, (3) opportunità. Per ognuna di queste tre dimensioni, il framework si compone poi di quattro componenti e, per ciascun componente, di altrettanti indicatori che complessivamente forniscono la valutazione del progresso sociale di un territorio.
All’interno della prima dimensione, quella dei bisogni umani fondamentali, Varese raggiunge ottimi risultati in classifica nelle componenti della sicurezza (4° posto nazionale) e dell’assistenza medica e nutrizione (25°). Le dimensioni legata all’acqua e servizi igienici (48°) e al riparo (71°) hanno invece un posizionamento inferiore, con alcuni indicatori che si posizionano nella seconda metà della classifica nazionale.
Nella seconda dimensione, quella dei fondamenti del benessere, si registrano ottimi risultati per quanto riguarda l’accesso alla conoscenza, e la salute e il benessere, quest’ultimo trainato in particolare dall’indice di sportività (al 1° posto a livello nazionale). Si evidenziano, invece, alcune criticità all’interno della qualità ambientale (75°) e dell’acceso alle informazioni (56°).
Il terzo ed ultimo blocco, quello delle opportunità, è la dimensione in cui Varese dimostra performance inferiori sia a livello nazionale (49°) che, in generale, nella comparazione regionale. Si evidenziano scarsi risultati nelle componenti della libertà e scelta personale (53°), dell’educazione avanzata (49°) e dell’inclusività (45°), meglio per quanto riguarda i diritti personali (34°).
I risultati raggiunti dalla provincia di Varese sono anche stati confrontati a livello temporale. È stata a tal proposito sviluppata una versione storica dello stesso Indice, adottando un arco temporale decennale (2011) per confrontare i risultati raggiunti dalla provincia con quelli attuali, e studiarne l’evoluzione. Per la provincia di Varese, l’analisi storica evidenzia un risultato in lieve peggioramento in cui il territorio, seppur migliorando il suo progresso sociale in termini assoluti, perde tre posizioni nel ranking nazionale.
Tra i punti di forza della provincia, rispetto al contesto lombardo, si conferma l’ottimo lavoro svolto nella sicurezza personale - che sale di quattro posizioni rispetto al dato storico - e nella qualità ambientale, che nonostante un 75° a livello nazionale rappresenta un punto di forza in Lombardia, grazie ad un miglioramento dei risultati raggiunti nella qualità dell’aria (PM10, PM2.5 e NO2).
Per quanto riguarda i punti di debolezza, li ritroviamo tra i bisogni umani fondamentali, ed in particolare nell’assistenza medica di base e nutrizione - in peggioramento - e nella dimensione dell’acqua e servizi igienici, con un netto peggioramento nella dispersione della rete idrica e nell’accesso alle fognature. La dimensione delle opportunità raccoglie il maggiore numero di punti di debolezza.
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