Indagine investimenti: Report 2025

Nel mese di gennaio 2025, il Centro Studi di Confindustria Varese ha effettuato un’indagine sulle imprese associate con riferimento agli investimenti realizzati nel 2024 e alle previsioni per il 2025. La rilevazione si compone di una parte generale e di 5 focus su digitalizzazione, sostenibilità, agevolazioni del Nuovo Piano Transizione 4.0 e 5.0, E.S.G. e IA.
Il 76% delle imprese del campione ha realizzato investimenti nel corso del 2024, di queste il 40% ha investito in misura superiore rispetto al 2023, il 33% in misura uguale e il restante 27% delle imprese in misura inferiore rispetto all'anno precedente. Scende al 73% la percentuale di imprese del campione che ha dichiarato di avere piani di investimento per il 2025. Gli investimenti previsti sono per la maggior parte di entità analoga (48%) o moderatamente superiore (21%) a quelli realizzati nel 2024.
Il 45% delle imprese intervistate ha effettuato almeno un investimento in sostenibilità ambientale nel 2024, tale percentuale sale nel 2025 con il 51% delle imprese che dichiara di avere in programma questo tipo di investimenti per l'anno in corso. Anche il giudizio sulla strategicità di questo tipo di investimenti è medio-alto tra le imprese analizzate, confermando quindi la sostenibilità come un ambito soggetto a una crescente attenzione da parte delle imprese. La propensione a effettuare investimenti in sostenibilità ambientale aumenta al crescere della dimensione aziendale: nel 2024 hanno effettuato investimenti in sostenibilità il 33% delle micro e piccole imprese, il 54% delle medie imprese e l'86% delle grandi.
Il 47% delle imprese intervistate ha realizzato almeno un investimento in digitalizzazione nel 2024, mentre il 49% delle aziende intervistate nel mese di gennaio 2025 ha dichiarato di avere intenzione di effettuare questo tipo di investimenti nell'anno in corso. Le aree in cui le imprese ritengono più strategico effettuare investimenti in digitalizzazione sono l'area delle vendite e clienti, l'area della manutenzione dispositivi, impianti e macchine, l'area dei sistemi informativi, sicurezza informatica e le aree di progettazione, simulazione, ingegnerizzazione e ricerca e sviluppo, di gestione e controllo qualità e di realizzazione del prodotto e erogazione dei servizi. Seguono le aree delle risorse umane, di marketing e customer care.
Nel 2024 il 38% delle imprese intervistate ha utilizzato almeno un'agevolazione del Piano Transizione 4.0, ma questa percentuale sale al 47% se si considerano solo le imprese che hanno realizzato un investimento nel 2024. Il Credito d'imposta su beni strumentali 4.0 si conferma essere la misura più diffusa (vi ha fatto ricorso il 79% delle imprese che hanno utilizzato almeno una agevolazione del Piano Transizione 4.0 nel 2024). Seguono il Credito d'imposta R&S, innovazione e design (32%), la Nuova Sabatini (19%) e il Nuovo Patent Box (6%). Il 62% delle imprese intervistate ha dichiarato che nel 2025 utilizzerà una agevolazione legata al Nuovo Piano Transizione 4.0 / 5.0 o che probabilmente lo farà.
Il 15% delle imprese intervistate ha dichiarato di aver investito in o già in uso sistemi e applicazioni di intelligenza artificiale nel 2024, specialmente come sistemi di IA generativa. In secondo luogo, sono state segnalate applicazioni di IA integrate nei sistemi aziendali o strumenti di business analytics. Applicazioni andate per la maggior parte a supportare le aziende nella relazione coi clienti e nel marketing; l'IA generativa è stata impiegata nella fattispecie per lo più per la produzione di documenti, la creazione di immagini e video e il supporto nel coding. La percentuale di aziende intente ad impiegare, espandere l'utilizzo o investire in IA nel 2025 sale al 32%. Il percorso non è esente da criticità: le aziende che hanno già investito in IA nel 2024 lamentano problemi relativi principalmente allo skill gap interno, e all'affidabilità degli strumenti utilizzati; quelle che invece non l'hanno ancora fatto, mettono al primo posto i costi iniziali in tecnologia e formazione. Per gran parte del campione, queste criticità rendono difficile prevedere cambiamenti aziendali significativi o stimare con precisione l’impatto dell’IA, anche se generalmente viene percepita come leva per la competitività in termini di efficienza operativa e ottimizzazione dei processi produttivi.
Il 43% delle imprese intervistate ha già messo in atto e/o investito in progetti strategici o policy aziendali nel campo della Compliance ESG. In particolare, i progetti riguardano i seguenti ambiti: il bilancio di sostenibilità (segnalato dal 56% delle imprese attive sul tema Compliance ESG), i documenti di indirizzo di politiche ESG (42%), il rating ESG (42%) e le certificazioni (38%). Il 44% delle imprese intervistate ha in previsione di mettere in atto e/o investire in progetti strategici o policy aziendali nel campo della Compliance ESG nel 2025. Il 48% delle imprese intervistate sta ricevendo richieste da soggetti terzi in ambito di compliance ESG, in particolare, da clienti (il 93% delle imprese che ha segnalato di ricevere richieste da soggetti terzi), seguono le banche (39%) ed altri soggetti (7%). Per quanto riguarda, invece, la tipologia di richieste, tra le imprese che hanno segnalato di ricevere richieste da soggetti terzi, il 74% ha ricevuto richieste di questionari personalizzati dell'azienda, il 42% di certificazioni e il 40% di piattaforme di rating.
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