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ARGOMENTI

Confindustria sul Dl Infrastrutture: “La modifica sui trasporti eccezionali è dannosa”


“Le modifiche introdotte riducono le attuali configurazioni dei carichi per assi e per limiti di massa che rappresentano, ormai da qualche decennio, uno standard operativo e produttivo. Inoltre, genereranno aggravi di costi, perdite occupazionali e, in alcuni casi, arriveranno a determinare crisi d’impresa. Contestualmente, questi interventi avranno un impatto negativo anche sull’ambiente, poiché il moltiplicarsi delle operazioni di trasporto anche a vuoto, in conseguenza della redistribuzione dagli attuali carichi da un mezzo speciale a due o più mezzi ordinari, determinerà una maggiore congestione di traffico, oltre alla conseguente difficoltà nel reperire gli autisti”. È così che Vito Grassi, Presidente del Consiglio delle Rappresentanze Regionali e per le Politiche di Coesione Territoriale e Vicepresidente di Confindustria, ha espresso la preoccupazione del mondo delle imprese in merito all’approvazione definitiva del Decreto legge Infrastrutture e trasporti n. 121/2021, con cui sono state apportate modifiche alla vigente disciplina del codice della strada per quanto riguarda i trasporti eccezionali.

“In una fase in cui il Paese sta procedendo alla realizzazione di numerose grandi opere, la modifica sui trasporti eccezionali comporterebbe aumenti dei tempi di consegna dei manufatti e aggravi dei costi di realizzazione - già stressati dalla crescita fuori controllo dei prezzi delle materie prime -, in quanto le categorie merceologiche interessate rappresentano componenti rilevanti nella costruzione di opere pubbliche. Si tratta di interventi che avranno impatti negativi rilevanti sui settori manifatturieri direttamente interessati (ad esempio quelli che si servono di acciaio, grandi travi in calcestruzzo e blocchi di pietra) senza tutelare in alcun modo la sicurezza e l’ambiente” ha continuato il Vicepresidente Vito Grassi.

Inoltre, sul piano della sicurezza, modifiche come quelle approvate “risultano del tutto inutili, poiché già da tempo gli enti stradali concedono le autorizzazioni ‘caso per caso’, ‘infrastruttura per infrastruttura’, in funzione delle condizioni strutturali delle strade e delle opere d’arte”, ha spiegato il Vicepresidente, ricordando la proposta formulata da tempo da Confindustria per l’istituzione di una commissione tecnica ministeriale volta a definire percorsi nazionali e locali, abilitati ai trasporti eccezionali su strada, monitorare lo stato delle infrastrutture e individuare i necessari interventi di messa in sicurezza. “Tale proposta – ha concluso il Vicepresidente – non è mai stata presa in considerazione. Ora, quindi, Confindustria chiede al Governo e al Parlamento di procedere all’immediata soppressione della norma sui trasporti eccezionali che riporti la disciplina alla sua formulazione attualmente in vigore”.