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Commercio estero varesino, gennaio-giugno 2023

 

Gli ultimi dati provvisori disponibili sul commercio estero varesino sono relativi al periodo gennaio-giugno 2023. Le esportazioni a valore della provincia hanno raggiunto i 6,0 miliardi di euro, in diminuzione a prezzi correnti del -1,4% rispetto a gennaio-giugno 2022 (contro un aumento del +4,2% nello stesso periodo delle esportazioni italiane). Sul lato delle importazioni a valore della provincia, che hanno raggiunto i 5,0 miliardi di euro, si è registrato un aumento a prezzi correnti del +3,7% su gennaio-giugno 2022 (contro una diminuzione del -3,7% nello stesso periodo delle importazioni italiane).

Il saldo commerciale varesino a valore nel periodo gennaio-giugno 2023 è risultato positivo e pari a circa +994 milioni di euro, registrando un calo del -21,0% rispetto a gennaio-giugno 2022 (tuttavia, la bilancia commerciale è rimasta positiva).

Il quadro delle esportazioni è dunque di flessione, seppur in maniera diversificata tra i settori. Incide, con ogni probabilità, il calo della produzione industriale nel secondo trimestre 2023 in importanti Paesi partner (Germania e Polonia su tutte). Inoltre, è ipotizzabile un primo effetto del raffreddamento dell’inflazione, soprattutto per quei comparti che nel 2022 avevano registrato un aumento delle esportazioni rispetto al 2021 trainato più dai valori medi unitari che dai volumi. A valori correnti, le esportazioni complessive della provincia rimangono superiori ai livelli del primo semestre 2021 (+23,2%).

I mercati di riferimento

Riguardo i principali mercati di riferimento, nel primo semestre 2023 vi sono particolari differenze di performance tra i diversi Paesi partner.

Nell’area UE-27 (post-Brexit), i flussi di export generalmente segnano un rallentamento, con cali rilevanti verso Germania, Spagna, Polonia e Paesi Bassi (rispettivamente -3,6%, -3,5%, -22,7% e -16,1%). Tuttavia, se confrontati con lo stesso periodo del 2021, i valori correnti sono superiori o comunque in linea con quelli del 2021. Cresce invece la Francia (+5,8%). Nell’area extra UE-27, continuano ad essere in crescita le esportazioni verso gli Stati Uniti (+3,2%) e Regno Unito (+5,6%); segna invece una flessione la Svizzera (-1,0%). A livello euroasiatico, la Turchia vede un aumento rilevante delle esportazioni (+10,7%), mentre la Cina un calo (-1,3%).

A livello di macro-aree geografiche, si registra lungo il primo semestre 2023 un andamento differenziato che vede una contrapposizione tra il rallentamento dell’export verso i paesi dell’Unione Europea, Medio Oriente e Asia Centrale e una crescita verso le altre macro-aree:

  • UE-27 (post-Brexit): -0,9%
  • Paesi europei non UE: +3,8%
  • Africa: -0,3%
  • America settentrionale: +1,5%
  • America centro-meridionale: -0,3%
  • Medio Oriente: -15,2%
  • Asia centrale: -40,5%
  • Asia orientale: +3,3%
  • Oceania: +6,0%

Analisi settoriale

In termini di composizione settoriale, con riferimento ai comparti maggiormente rappresentativi del territorio, si evidenzia che nel primo semestre 2023 il 53% delle esportazioni ha avuto origine dal settore metalmeccanico, l’11% dal tessile-abbigliamento-pelletteria, il 14% dal chimico-farmaceutico ed il 9% dal settore gomma e materie plastiche.

Il settore metalmeccanico, rispetto al primo semestre 2022, ha registrato una riduzione dell’export del -1,2% a fronte di un aumento dell’import pari al +21,5%. All’interno del settore, sul lato delle esportazioni ci sono profonde differenze tra i diversi comparti: aumentano le esportazioni nella meccanica base – ossia i prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature (+4,6%) e la metallurgia (+3,1%); sale l’aerospazio (+22,8%), grazie alla tenuta dei mercati storici e all’ottima performance verso nuovi partner;  segna invece un leggero calo l’export dei macchinari industriali (-0,9%) e dei computer e apparecchi elettronici (-4,1%); il mondo delle apparecchiature elettriche e per uso domestico segna infine la flessione maggiore, in fattispecie sugli elettrodomestici (-18,8%), senza il cui contributo negativo le esportazioni totali varesine sarebbero incrementate del +0,8%.

Nel settore tessile, abbigliamento e pelletteria, rispetto al primo semestre 2022, rallenta l’aumento delle esportazioni (+0,2%) a fronte di un calo delle importazioni (-1,7%). A garantire l’espansione dell’export della filiera il mondo dei prodotti tessili (+5,0%), a fronte di un calo consistente degli scambi degli articoli in pelle (-8,6%) e una stabilità degli articoli di abbigliamento (-0,2%).

Il settore chimico-farmaceutico, rispetto ai primi sei mesi del 2022, ha segnato una contrazione sia nell’export (-6,1%), sia nell’import (-9,5%). All’interno del settore, a pesare il calo delle esportazioni dei prodotti chimici di base, fertilizzanti e composti azotati, materie plastiche e gomma sintetica in forme primarie (-17,0%). Aumentato invece lexport dei medicinali e preparati farmaceutici (+1,9%), dei prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+17,7%) e dei saponi e detergenti, profumi e cosmetici (+15,5%).

Il settore gomma e materie plastiche ha registrato, rispetto al primo semestre 2022, una riduzione delle esportazioni (-8,0%) e delle importazioni (-4,3%). Il calo delle esportazioni ha interessato però esclusivamente gli articoli in materie plastiche (-9,7%), mentre è cresciuto l’export di articoli in gomma (+16,0%).

Tra i comparti più di nicchia, rispetto al primo semestre 2022, si è registrato un calo nelle esportazioni della carta e stampa (-14,1%) e del legno (-27,5%), mentre il mondo degli alimentari e bevande segna un incremento (+10,0%).

 

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