Colored with scrolling

Try scrolling the rest of the page to see this option in action.

Offcanvas with backdrop

.....

SEZIONI

Commercio estero varesino, gennaio-dicembre2023

 

Gli ultimi dati provvisori disponibili sul commercio estero varesino sono relativi al periodo gennaio-dicembre 2023.

Le esportazioni a valore della provincia hanno raggiunto i 12,6 miliardi di euro, in aumento del +3,4% rispetto a gennaio-dicembre 2022 (contro una stazionarietà delle esportazioni italiane totali e un aumento del +1,3% delle esportazioni italiane al netto dell’energia).

Sul lato delle importazioni a valore della provincia, che hanno raggiunto i 9,5 miliardi di euro, si è registrato un aumento del +1,0% su gennaio-dicembre 2022 (contro una diminuzione del -10,4% nello stesso periodo delle importazioni italiane, su cui conta però tanto il calo delle importazioni di energia; al netto di esse, il dato è -2,8%).

Il saldo commerciale varesino a valore nel periodo gennaio-dicembre 2023 è risultato positivo e pari a circa +3,2 miliardi di euro, registrando un aumento del +11,2% rispetto a gennaio-dicembre 2022.

Nel 2023, le esportazioni varesine registrano un complessivo aumento a valori (+3,4%) grazie al recupero tendenziale del II semestre 2023 (+8,1% sullo stesso periodo del 2022), dopo un I semestre 2023 con una performance generalmente negativa (-1,3% sullo stesso periodo del 2022).

Tuttavia, il quadro appare diversificato tra filiere, con alcuni comparti che danno un contributo positivo notevole (su tutti, l’aerospazio, dopodiché la farmaceutica, buona parte della meccanica strumentale e l’alimentare) e altri che registrano invece cali (la chimica, gli articoli in materie plastiche, l’elettrotecnica e le macchine per impieghi speciali).

Inoltre, in maniera similare al trend italiano, le esportazioni verso i partner UE risultano nettamente meno dinamiche (+0,1% sul 2022) rispetto a quelle extra-UE (+6,7%), a causa della riduzione consistente degli flussi verso alcuni partner storici intra-UE – in particolare, le esportazioni verso la Germania (-3,9%), nostro primo mercato di destinazione.

 

I mercati di riferimento

Riguardo i principali mercati di riferimento, nel periodo gennaio-dicembre 2023 vi sono particolari differenze di performance tra i diversi Paesi partner.

Nell’area UE-27 (post-Brexit), i flussi di export a valori segnano una sostanziale stazionarietà in confronto con il 2022, con cali rilevanti verso partner rilevanti Germania, Polonia e Paesi Bassi (rispettivamente -3,9%, -7,6% e -13,5%). Cresce invece la Francia (+2,9%) e recupera la Spagna grazie al contributo della fine dell’anno (+0,5%).

Nell’area extra UE-27, molto più dinamica nel complesso del 2023, sono in crescita le esportazioni verso gli Stati Uniti (+5,0%) e il Regno Unito (+14,6%); in flessione invece la Svizzera (-4,4%). A livello euroasiatico, aumentano notevolmente le esportazioni verso la Turchia (+18,8%) e la Cina (+15,6%).

A livello di macro-aree geografiche, di seguito il quadro di sintesi:

  • UE-27 (post-Brexit): +0,1%
  • Paesi europei non UE: +7,3%
  • Africa: +16,8%
  • America settentrionale: +4,0%
  • America centro-meridionale: -0,5%
  • Medio Oriente: +16,3%
  • Asia centrale: -34,4%
  • Asia orientale: +10,0%
  • Oceania: +35,6%

 

Analisi settoriale

In termini di composizione settoriale, con riferimento ai comparti maggiormente rappresentativi del territorio, si evidenzia che nel 2023 il 56% delle esportazioni ha avuto origine dal settore metalmeccanico, il 10% dal tessile-abbigliamento-pelletteria, il 13% dal chimico-farmaceutico ed l’8% dal settore gomma e materie plastiche.

Il settore metalmeccanico, rispetto al 2022, ha registrato un aumento dell’export del +9,2% a fronte di un aumento dell’import pari al +11,9%. Il dato dell’export è sintesi di un I semestre 2023 negativo (-1,7% sullo stesso periodo del 2022) e di un II semestre in recupero e grande crescita, seppur concentrata in determinati comparti (+20,2% sullo stesso periodo del 2022). All’interno del settore, nel complessivo 2023 sul lato delle esportazioni ci sono profonde differenze tra i diversi comparti. Si registra un andamento misto nel mondo della meccanica base – con i prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature in aumento (+2,0%) e la metallurgia in calo (-9,2%), specialmente nella seconda parte dell’anno. Sale poi in maniera incisiva, grazie al contributo positivo di tutti i trimestri tranne il primo, l’aerospazio (+96,7%), grazie alla tenuta dei mercati storici e all’ottima performance verso nuovi partner. Segna un aumento l’export dei macchinari industriali (+2,8%) - in ripresa nel II semestre dopo un calo nel primo - trainato dalle macchine utensili e ad impiego generale, con un calo invece per le macchine per impieghi speciali. Il mondo dell’elettrotecnica vede un calo (-14,7%), principalmente a causa della performance negativa delle apparecchiature per uso domestico (-34,7%) e dei motori, generatori e trasformatori elettrici (-27,1%). Registra invece una flessione di intensità inferiore, grazie a un recupero nel II semestre, l’elettronica (-0,1%), grazie alla buona performance degli strumenti di misurazione, prova e navigazione (+30,8%) e dei prodotti di elettronica di consumo audio e video (+11,5%), contro una performance negativa dei computer ed unità periferiche (-42,8%).

Nel settore tessile, abbigliamento e pelletteria, rispetto al 2022, calano sia le esportazioni (-4,4%), sia le importazioni (-5,3%), sintesi di un I semestre leggermente positivo e di un II semestre fortemente negativo in tutte le parti della filiera. I prodotti tessili segnano un calo del -3,5%, su cui pesa specialmente la riduzione delle esportazioni dei tessuti (-5,2%). L’abbigliamento segna invece un -2,0%. Infine, gli articoli in pelle registrano il calo maggiore (-11,0%), a causa della consistente riduzione delle esportazioni di calzature (-23,5%).

Il settore chimico-farmaceutico, rispetto al 2022, ha segnato una contrazione lungo tutto l’anno sia nell’export (-4,7%), sia nell’import (-12,4%). All’interno del settore, a pesare il calo delle esportazioni del comparto chimico, specialmente dei prodotti chimici di base, fertilizzanti e composti azotati, materie plastiche e gomma sintetica in forme primarie (-19,7%). In crescita invece l’export del comparto farmaceutico (soprattutto nel II semestre 2023), grazie sia ai medicinali e preparati farmaceutici (+14,4%), sia ai prodotti farmaceutici di base (+34,4%).

Il settore gomma e materie plastiche ha registrato, rispetto al 2022, un’importante riduzione delle esportazioni (-14,1%) e delle importazioni (-11,8%) – concentrata nel II semestre 2023. Il calo delle esportazioni ha interessato però esclusivamente gli articoli in materie plastiche (-15,3%), mentre è cresciuto l’export di articoli in gomma (+3,1%).

Tra i comparti più di nicchia, rispetto al 2022, si è registrato un calo nelle esportazioni della carta (-21,4%), delle bevande (-11,7%) e del legno (-35,3%), mentre il mondo degli alimentari segna un incremento notevole contribuendo anche in maniera significativa alla crescita dell’export generale varesino (+21,4%), assieme a quello dei prodotti della stampa (+16,7%).

 

Per saperne di più