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SEZIONI

Commercio estero varesino, gennaio-dicembre 2022

 

Gli ultimi dati provvisori disponibili sul commercio estero varesino sono relativi al periodo gennaio-dicembre 2022.  Le esportazioni a valore della provincia hanno sfiorato i 12,3 miliardi di euro, in aumento a prezzi correnti del +13,6% rispetto al 2021.

Sul lato delle importazioni a valore della provincia, che hanno sfiorato i 9,6 miliardi di euro, si è registrato un aumento a prezzi correnti del +17,7% rispetto al 2021. Il saldo commerciale varesino a valore nel 2022 è risultato positivo e pari a +2,7 miliardi di euro, registrando così un aumento del +1,2% rispetto al 2021. Si chiude così un anno di crescita per il commercio estero varesino, seppur con un rallentamento della crescita tendenziale nella seconda parte dell’anno.

Inoltre, nel 2022 il forte fenomeno inflattivo globale ha impattato con ogni probabilità sulle dinamiche di crescita dei flussi commerciali, con una forte componente di prezzo. ISTAT non stima un “deflatore” dell’export a livello locale, ma titolo di benchmark nazionale, a fronte di un aumento del +19,9% delle esportazioni italiane a valore (gennaio-dicembre 2022 su gennaio-dicembre 2021), i volumi sono aumentati del +0,1% e i valori medi unitari del +19,8% (i quali includono però sia una componente di prezzo che di qualità).

 

I mercati di riferimento

Riguardo i principali mercati di riferimento, nel 2022 si evidenzia un andamento delle esportazioni a valore diffusamente espansivo. Nell’area UE-27 (post-Brexit), i principali partner commerciali hanno registrato quasi tutti variazioni positive a due digit dell’export a valore, attorno al +15,0% (tranne per il Belgio, che segna un calo al -7,7%). Incrementi notevoli e sopra la media si sono registrati verso i Paesi Bassi (+24,5%) e verso la Polonia (+29,4%). Nell’area extra UE-27, crescono molto nel 2022 le esportazioni verso gli Stati Uniti (+40,0%) - primo mercato di sbocco oltre i confini europei - che in corso d’anno sono state favorite anche dal rilevante deprezzamento dell’euro rispetto al dollaro. 

Si registra inoltre un aumento notevole delle esportazioni anche verso il Regno Unito (+18,5%) e la Svizzera (+15,4%), mentre segna un incremento di entità inferiore ma comunque importante l’export verso la Cina (+6,3%).  Da segnalare infine, seppur fuori dalle prime 10 destinazioni di export, il crollo delle esportazioni verso la Russia nel 2022 per effetto delle sanzioni europee a seguito dell’inizio del conflitto in Ucraina. Il dato è arrivato infatti a diminuire del -37,1% rispetto al 2021 (pari a una riduzione in valore di quasi 58 milioni di euro: nel 2021 l’export verso la Russia ammontava a quasi 156 milioni di euro, nel 2022 è sceso a 98 milioni di euro).

A livello di macro-aree geografiche, si registra lungo il 2022 un andamento diffuso di aumento delle esportazioni, tranne che per due aree:

  • UE-27 (post-Brexit): +14,7%
  • Paesi europei non UE: +12,9%
  • Africa: +16,1%
  • America settentrionale: +38,8%
  • America centro-meridionale: +24,7%
  • Medio Oriente: -11,6%
  • Asia centrale: -20,2%
  • Asia orientale: +12,2%
  • Oceania: +27,3%

 

Analisi settoriale

In termini di composizione settoriale, con riferimento ai comparti maggiormente rappresentativi del territorio, si evidenzia che nel 2022 il 53% delle esportazioni ha avuto origine dal settore metalmeccanico, l’11% dal tessile-abbigliamento-pelletteria, il 14% dal chimico-farmaceutico ed il 9% dal settore gomma e materie plastiche.

Il settore metalmeccanico, rispetto al 2021, ha registrato un aumento dell’export del +7,8% e un aumento dell’import più rilevante, pari al +21,2%. All’interno del settore le performance dei vari comparti sono tendenzialmente positive, con alcuni casi di minor dinamismo dovuti al contributo negativo del terzo e del quarto trimestre. Innanzitutto, si registra un aumento importante dei macchinari (+9,0%), principale voce per peso sul commercio estero varesino (quasi il 20% del valore totale). In dettaglio, hanno segnato rialzi maggiori le altre macchine per impieghi speciali (+14,6%), le macchine di impiego generale (+10,7%), mentre registrano un aumento meno rilevante le altre macchine di impiego generale (+3,5%). Si segnalano poi aumenti rispetto al 2021 delle esportazioni di apparecchiature elettriche e per uso domestico (+13,6%), dei prodotti in metallo (+11,6%) e dei computer e apparecchi elettronici (+5,0%). Più complessa invece la situazione per il comparto dei mezzi di trasporto, che segna una diminuzione delle esportazioni rispetto al 2021 pari al -9,2%. Il risultato è sintesi di una variazione tendenziale positiva sul 2021 per l’export degli autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (+27,2%) e negativa per il settore degli altri mezzi di trasporto (-18,4%). Questi ultimi sono composti per lo più, in provincia di Varese, dal gruppo degli aeromobili, veicoli spaziali e relativi dispositivi (-20,6%), il cui differenziale negativo è dovuto a livelli di esportazione significativamente inferiori nel singolo III trimestre 2022 per alcune destinazioni, se confrontati III trimestre 2021.

Infine, si registra un aumento importante dei prodotti della metallurgia (+52,2%). Il settore tessile, abbigliamento e pelletteria ha registrato, rispetto al 2021, un aumento importante sia delle esportazioni (+25,0%) sia delle importazioni (+28,0%). All’interno del settore è aumentato l’export di tutte le macro-sezioni della filiera, ossia i prodotti tessili (+23,3%), gli articoli di abbigliamento (+20,6%) e gli articoli in pelle (+39,1%). Nello specifico, si sono registrati aumenti rilevanti specialmente tra gli articoli di abbigliamento esclusi quelli in pelliccia (+20,9%), i tessuti in generale (+30,6%), gli altri prodotti tessili (pizzi, tulle, merletti, feltro e ricami) (+16,4%), le calzature (+46,8%) e il cuoio conciato e lavorato, gli articoli da viaggio, le borse e altri articoli di pelletteria (+31,8%). Da segnalarsi anche, seppur abbiano un peso minore delle voci precedenti sul totale dell’export varesino, l’incremento notevole delle esportazioni degli articoli di maglieria (+29,3%).

Il settore chimico-farmaceutico ha visto, rispetto al 2021, un incremento maggiore delle esportazioni (+14,8%) rispetto a quello registrato per le importazioni (+5,8%). All’interno del settore è aumentato sia l’export dei prodotti chimici (+11,5%), sia dei prodotti farmaceutici di base e preparati (+23,5%). In dettaglio, sono aumentati soprattutto i prodotti chimici di base (+10,9%), i medicinali e preparati farmaceutici (+23,3%), gli altri prodotti chimici (+26,9%) e i prodotti farmaceutici di base (+24,0%). Il settore gomma e materie plastiche ha registrato, rispetto al 2021, un aumento delle esportazioni (+20,3%) e un incremento importante delle importazioni (+30,7%). L’aumento delle esportazioni ha interessato in maniera omogenea gli articoli in materie plastiche (+20,2%) e gli articoli in gomma (+20,6%). Tra i comparti più di nicchia, rispetto al 2021, si è registrato un aumento dell’export degli alimentari (+15,4%), della carta (+31,0%), delle bevande (+12,5%) e del legno (+56,3%). Si è registrata una diminuzione invece nella stampa (-4,0%).

 

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