Cluster, Distretti e Metadistretti

Secondo la definizione economica i distretti/cluster sono aree territoriali locali caratterizzate da elevata concentrazione di piccole e medie imprese, con particolare riferimento al rapporto tra la presenza delle imprese e la popolazione residente nonché alla specializzazione produttiva dell'insieme delle imprese. Nell’accezione europea coinvolgono imprese, sistema della ricerca e altri soggetti istituzionali presenti in un determinato territorio con riferimento ad uno specifico settore (modello triple helix).
Dal punto di vista normativo, invece, la definizione nel corso del tempo ha avuto una evoluzione.
In Italia la possibilità di riconoscere distretti territoriali è affidata alle Regioni.
In Lombardia le politiche distrettuali nel corso degli anni hanno subito continue trasformazioni, a partire dal riconoscimento dei Distretti a specializzazione produttiva, arrivando oggi ai Cluster Tecnologici Regionali.
Nel 2002 Regione Lombardia ha riconosciuto i 16 distretti di specializzazione produttiva e i 6 meta-distretti.
I primi sono delle “aree territoriali caratterizzate per la presenza di sistemi produttivi strutturati e qualificati con un alto livello di competitività delle produzioni sui mercati nazionali ed esteri, grazie a un alto grado di innovazione incrementale organizzativa, di processo, di prodotto, di tecnologie e di investimenti.” I 16 distretti di specializzazione produttiva sono stati individuati in base alla specializzazione produttiva delle imprese (codici ateco) e ai comuni dove erano queste erano dislocate. Di questi 16 distretti a specializzazione produttiva 2 riguardano la provincia di Varese:
- Valle dell'Arno: focalizzato sulla produzione e lavorazione metalli in 11 comuni della provincia di Varese
- Gallaratese: focalizzato sulle confezioni, abbigliamento in 9 comuni della provincia di Varese
I meta-distretti sono intesi come raggruppamenti temporanei di imprese il cui nucleo centrale è costituito da PMI, grandi imprese, enti e fondazioni di ricerca, con vincoli percentuali di partecipazione ai progetti. Rappresentano aree di eccellenza produttiva e poli di sviluppo con un elevato potenziale tecnologico; sono caratterizzati da: una consolidata multisettorialità nei rapporti di filiera tra imprese, università e centri di ricerca; una territorialità estesa; una forte presenza industriale e una leadership imprenditoriale in grado di rappresentare il sistema produttivo. Le aree meta-distrettuali individuate sono state 6:
1. Biotecnologie alimentari
2. Biotecnologie non alimentari
3. Moda
4. Design
5. Nuovi materiali
6. Information and Comunication Tecnology (ICT)
Nel 2009 la necessità di ripensare i modelli tradizionali distrettuali in virtù di un radicale cambiamento di approccio delle imprese ai mercati ha portato Regione Lombardia ad individuare 7 sistemi produttivi emergenti basati su un concetto allargato di filiera (non più basato solo sul codice Ateco) e su una territorialità estesa:
1. Network Aerospaziale lombardo (Distretto Aerospaziale Lombardo)
2. Filiera della Nautica lombarda
3. POLI AUTO – Polo industriale automotive
4. Filiera della Termoelettromeccanica e forniture per l’energia (Energy Cluster)
5. Sistemi per un abitare sicuro, accessibile e sostenibile
6. Filiera Cosmetica lombarda
7. Filiera integrata Armi sportive
Ulteriore evoluzione è stata l’individuazione di aree di specializzazione ritenute strategiche per la competitività del sistema regionale e il successivo riconoscimento nel 2014 di 9 Cluster Tecnologici Regionali sulle tematiche:
1. Aerospazio
2. Energia e Ambiente
3. Fabbrica Intelligente
4. Agrifood
5. Mobilità
6. Chimica verde
7. Ambienti di vita
8. Scienze della vita
9. Smart communities
Questi Cluster Tecnologici Regionali coinvolgono imprese, università, centri di ricerca ed altri soggetti istituzionali appartenenti a tutto il territorio regionale.