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La cultura della Sicurezza

Gli infortuni sul lavoro registrano un trend in diminuzione, anche se le cifre rimangono ancora troppo alte. L'impegno delle imprese e dei sindacati per costruire, insieme, una più consapevole cultura della Sicurezza attraverso un’intensa attività di formazione dei lavoratori. Che ora, sulla scorta di una sentenza della Corte di Giustizia europea, viene resa obbligatoria secondo indirizzi e contenuti predefiniti.


"Si rafforza il calo degli infortuni sul lavoro nel 2005". Così titola il bollettino dell’Inail, l’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, dell’aprile di quest’anno, che riporta i dati (ancora provvisori) del 2005, secondo i quali il numero delle morti bianche si è attestato, per la prima volta nel nostro paese, sotto la soglia delle 1.300 unità. Se il trend è da qualche anno in discesa, resta il fatto che il numero degli infortuni, in sé, è ancora troppo elevato ed è ancora inaccettabile sul piano sociale, economico e soprattutto morale. Così, l’Europa rende obbligatoria la formazione dei lavoratori addetti alla prevenzione secondo modalità predefinite. Un passo ulteriore, in provincia di Varese, rispetto a quanto già realizzato sul territorio a partire dal 1995 sulla scorta di accordi stipulati tra l’Unione Industriali e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil.
L’entità del fenomeno. Il calo complessivo degli infortuni (mortali e non) rispetto al 2004 si aggira sul 2,8% e l’andamento riguarda soprattutto il settore agricolo (-4,4%) e l’industria e servizi (-2,8%), mentre è risultato in crescita il comparto pubblico (+1,3%). Dal punto di vista geografico gli infortuni sono diminuiti nel Centro e al Nord, mentre sono aumentati al Sud e nelle Isole. Gli infortuni sono diminuiti tra gli uomini (-4%) e sono invece leggermente aumentati tra le donne (+0,5%). Nel 2002 gli infortuni erano stati 992.656; nel 2003, 977.310; nel 2004, 966.568. Il trend, come si vede, è fortunatamente in discesa. C’è anche da considerare che una parte degli infortuni si verifica non propriamente sul luogo di lavoro ma "in itinere", cioè durante il trasferimento casa-lavoro-casa. Sono anch'essi considerati infortuni sul lavoro, anche se in realtà si tratta di incidenti stradali.
Nel 2004, su 966.699 infortuni denunciati, sono stati 77.536 quelli "in itinere", pari all’8%.
In Europa nel 2003 (anno con gli ultimi dati resi noti, riferentisi precisamente all’Europa a 15 stati membri) gli infortuni sono stati quasi 4,2 milioni quelli con assenza dal lavoro superiore a tre giorni e circa 4.700 quelli mortali. Tra i settori economici, il più elevato numero di infortuni si riscontra nell’indusria manifatturiera, comparto particolarmente ampio e variegato, con il 26% dei casi, seguito dal settore delle costruzioni che da solo ne assomma il 18%, percentuale che sale addirittura al 27% per gli eventi con esito mortale. La graduatoria europea colloca l’Italia nel gruppo dei paesi "virtuosi" con un indice pari a 3.267 infortuni per 100.000 occupati contro, rispettivamente, 3.789 riscontrati per l’Euro-zona e 3.334 per la UE a 15.
E in provincia di Varese? Nel 2002 gli infortuni sono stati 15.502; nel 2003, 14.766; nel 2004, 14.974. Tra questi, quelli mortali sono stati, nei medesimi anni, rispettivamente 18, 17 e 13. In questa provincia, come si diceva, da tempo l’Unione Industriali e Cgil, Cisl, Uil sono impegnate, insieme, in un’azione a tappeto per far crescere la cultura della Sicurezza. Risale al 1995 il primo accordo sottoscritto tra le parti sociali per realizzare dei corsi di formazione per i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS), figura prevista dal decreto legislativo 696 del 1994. L’accordo ha definito il programa della formazione, che si svolge secondo un modulo uniforme di 32 ore.
Gli RLS attualmente in carica nelle imprese associate al’Unione Industriali varesina sono ad oggi quasi 900. La percentuale di RLS che ha partecipato ai corsi di formazione è elevatissima: infatti a partire dal 1995 sono stati formati circa 1.400 addetti. Oltre alla formazione degli RLS, sono state promosse anche iniziative di formazione sulla sicurezza nei confronti dei lavoratori, con un’attenzione particolare per i giovani neoassunti.
Una nuova più recente iniziativa riguarda l’organizzazione di corsi di formazione per manutentori e per capi intermedi, finanziata da Fondimpresa. L’offerta formativa in materia di sicurezza sul lavoro si completa con numerose edizioni di corsi per responsabili dei servizi di prevenzione e protezione (RSPP), resi obbligatori dal decreto legislativo 195 del 2003, per addetti al pronto soccorso, alla prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione delle emergenze, per i conduttori di carrelli elevatori, ecc. (vedi box sotto).

Formazione obbligatoria per i responsabili della sicurezza

Per assumere l’incarico di responsabile o addetto del servizio di prevenzione e protezione (RSPP o ASPP) occorre essere in possesso di diploma e di attestato di frequenza ad un corso di formazione adeguato alla natura dei rischi presenti sul luogo di lavoro e relativo alle attività svolte. Questi requisiti sono stati introdotti a seguito di una sentenza della Corte di Giustizia europea, cha ha condannato l’Italia per non aver recepito correttamente, con il decreto legislativo 626 del 1994, il contenuto della direttiva comunitaria di origine. La Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome ha successivamente definito gli indirizzi e i contenuti dei corsi di formazione obbligatori. Coloro che non hanno mai esercitato questi ruoli dovranno frequentare interamente tre moduli formativi (A, B e C), mentre per coloro che hanno già svolto o svolgono tali funzioni è previsto un esonero parziale, tenendo conto delle conoscenze acquisite e delle esperienze maturate. Il Modulo A, della durata di 28 ore, costituisce il corso base per lo svolgimento della funzione di RSPP e ASPP, mentre il Modulo B, di durata variabile da 12 a 68 ore a seconda del settore di riferimento, è adeguato alla natura dei rischi presenti sul luogo di lavoro. Infine il Modulo C, di 24 ore, è di specializzazione per i soli RSPP e riguarda gli aspetti di prevenzione e protezione per quanto concerne i rischi di natura ergonomica e psico-sociale, l'organizzazione e la gestione delle attività tecnico amministrative, le tecniche di comunicazione in azienda e le relazioni sindacali.
La società di servizi dell’Unione Industriali (SPI Srl, con sede a Gallarate) organizza i corsi nelle sedi della stessa Unione Industriali di Gallarate, Busto Arsizio e Saronno, avvalendosi di docenti di comprovata esperienza in campo giuridco e tecnico.

06/16/2006

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